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E' iniziata un nuova fase per lo sviluppo del commercio elettronico.
 
Dopo diversi tentennamenti (e anche grosse disillusioni), come prevedibile, inizia a farsi strada anche nel nostro Paese la formula del commercio elettronico che già in altre nazioni conosce un'ampia diffusione.
L'e-commerce sta vivendo una fase di espansione anche a livello delle piccole imprese che, magari inserite in un mercato di nicchia, intendono allargare il loro giro di affari consapevoli di poter offrire prodotti unici o di particolare pregio, che possono proporsi
ad un pubblico distribuito su scala nazionale o mondiale. Un ruolo importante in questo sviluppo lo hanno svolto i servizi di supporto per il pagamento on-line che, anche grazie a nuove modalità, non è più un tabù.
La vocazione di strumenti come Page per la comunicazione aziendale diretta ben si sposa con questa formula commerciale. Affiancare ad un catalogo aggiornabile in tempo reale (come nel caso di Page) delle funzionalità tipiche del sito di
e-commerce, come il cosiddetto "carrello della spesa" o il pagamento on-line, è un passaggio naturale che apre nuove prospettive per chi non ha ancora avuto l'opportunità, pur avendone l'interesse, di cimentarsi nel nuovo business. Anche le formule di vendita del prodotto aggiornato seguiranno questa politica di incoraggiamento degli sforzi di innovazione. Si aggiungeranno infatti modalità di "affitto" del sistema che permetteranno di ridurre l'investimento iniziale con la possibilità di recesso dopo il secondo anno.
Una formula elastica per la gestione dell'e-commerce
 
Uno dei motivi che possono influire sulla scelta o il rifiuto del passaggio al commercio elettronico è senza dubbio là difficoltà oggettiva di gestire, nell'ambito dell'attività commerciale, il magazzino e la disponibilità delle merci. Non sempre è possibile infatti "fotografare" la situazione delle disponibilità di magazzino e quindi automatizzarne la gestione. Questo può indurre a rinunciare in partenza al progetto
dell'e-commerce.
In realtà le formule di pagamento odierne offrono un'elasticità che consente di verificare, dopo la ricezione delle richieste d'acquisto, la disponibilità degli oggetti richiesti e, solo successivamente, di accettare l'ordine evitando così disservizi. Il volume di affari (in termini di numero di transazioni) è in questo caso più limitato e quindi più consono ad una attività complementare. Questa formula può
comunque facilitare l'affiancamento del servizio di e-commerce all'esistente esercizio di vendita a fronte di un dispendio minimo di risorse umane e tecnologiche. Il collezionismo, l'antiquariato o il commercio di prodotti soggetti a frequenti variazioni o dalla disponibilità aleatoria, sono esempi di attività commerciali che possono fruire di queste tecniche fornendo un servizio di e-commerce ritagliato su misura per le proprie capacità.